Giardino Inglese dimenticato …

Pubblicato: luglio 17, 2016 in Uncategorized

 

Il sentimento di indignazione è quello che ha portato cittadini palermitani a effettuare delle segnalazioni riguardanti le condizioni in cui versa uno dei più bei giardini pubblici della città di Palermo: Giardino Inglese.

Le foto che riportiamo in questo articolo illustrano le seguenti situazioni a cui si dovrebbe porre riparo o quantomeno offrire una rapida soluzione:

–          – statue ricoperte da teloni verdi

–          – scavi effettuati all’interno del giardino e lavori lasciati incompleti

–          – animali morti (piccioni) e cestini gettacarte stracolmi di spazzatura

–          – viali non accessibili o transennati senza alcuna indicazione della motivazione

–          – mancanza di parti della pavimentazione originaria con sanpietrini

–          – vasca con le papere che vivono circondate dalla spazzatura

–          – sacchi di spazzatura accatastati e abbandonati

–          – la serra in vetro e acciaio progettata dal Basile completamente vandalizzata con i vetri rotti

–         – la vasca della fontana dal lato di via Duca della Verdura in totale degrado con scritte e immondizia

I cittadini per bene non possono accettare e non potranno mai abituarsi al degrado e alla mancanza di pulizia di uno dei più bei giardini pubblici di Palermo che si trova nel cuore della nostra città lungo la bellissima via Libertà.

Un Diritto Negato

Pubblicato: giugno 21, 2016 in Uncategorized

Pubblichiamo quanto da noi ricevuto:

Sono oltre mille gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione divisi in tre categorie (A-B-C) assunti dal Comune di Palermo per espletare il servizio di assistenza specialistica rivolta ad alunni disabili che non ricevono stipendio al termine dello stesso.

Un servizio necessario e indispensabile per l’inclusione e l’integrazione del mondo disabile all’interno del contesto scolastico e sociale che vede l’azione educativa, formativa di professionisti del settore che hanno espletato l’intero servizio con profonda vocazione, senza mai rinunciare, nonostante le clausole presenti nel contratto, stilato dalle scuole, le quali recitavano di un compenso trimestrale, appunto “recitavano” perchè si è trattato di una finzione e di una falsa dicitura, in quanto questo ultimo non è mai avvenuto.

A scadenza del contratto (4 Giugno 2016) ancora nessuno stipendio, un gruppo di colleghi, arrabbiati per tale ingiustizia recatosi al Settore-Area della Scuola questa devolve la nostra condizione, allorché inverosimile, alla Ragioneria Generale del Comune di Palermo, la quale informa di un triste episodio, i soldi per gli assitenti all’autonomia e alla comunicazione sono scomparsi dalle casse comunali, essi sono solo virtuali!
Si chiede che il mistero venga svelato immediatamente, in quanto nessuno può e deve calpestare la dignità e il diritto di tantissimi professionisti!

Dott.ssa T. Seminara (Operatore Specializzato)

101 di queste corse …

Pubblicato: giugno 19, 2016 in Uncategorized

“Buongiorno, che per caso è passata la 101? No? La 102? Ma la 104 ci passa dal Politeama? Ah ok, grazie, grazie”

L’abitudine a queste domande che ogni giorno si agganciano alle fermate degli autobus, per chiedere se questa o quella linea siano passate, la noia che si fa callo, duro, su cui grattare tutta speranza di arrivare puntuali al lavoro o ad un appuntamento, rendono chiara l’idea di quanto sia un’avventura pittoresca cimentarsi nel mondo dei mezzi pubblici nella città di Palermo.

Da più di un mese mi sposto solo tramite gli autobus e la metropolitana, per raggiungere diverse zone della mia città. Avevo già utilizzato i mezzi pubblici per spostarmi in città, con fortune alterne, mai con una costanza da permettermi giudizi affrettati, conclusioni sommarie sullo stato delle cose o su quanto ci si possa affidare alla struttura pubblica, lasciando da parte il proprio mezzo.

Ad oggi non è possibile fare affidamento sul servizio di trasporto pubblico del comune di Palermo: la linea 101 oltre a non essere puntuale, è sempre troppo carica di persone (segno che il numero di automezzi di questa linea andrebbe incrementato), le linee 104 e 108, che collegano buona parte del centro di Palermo con la zona dell’Università sono costantemente in ritardo (si parla di ritardi dell’ordine di 30 – 40 minuti).

Mi sono chiesto spesso perché ancora non vengano utilizzati gli strumenti tecnologici di sincronizzazione delle corse utili delle varie linee, il GPS per citare il primo degli strumenti  utili. Che per caso c’entrino i sindacati? Troppo spesso in questi ultimi anni alcune sigle sindacali hanno manifestato un certo fastidio dinnanzi a certe innovazioni (presenti dappertutto ormai), tacciandole di eccessiva invasione della privacy del lavoratore, come se tracciare la tratta (che è sempre la stessa) del mezzo pubblico fosse una invasione della vita “privata” del conducente e non, al contrario, un modo per rappresentare l’eventuale “efficienza” del sistema.

Ben più affidabile (non in senso assoluto) rispetto alle linee amat è il servizio offerto dalla metropolitana, gestita dalle ferrovie dello stato. La puntualità è assicurata, con ritmi regolari vengono anche assicurate le soppressioni di alcuni treni in orari quasi di punta… ma rispetto all’attesa di quasi un’ora di alcune linee di autobus è paradiso …

Vostro, affezionatissimo

Pendolare esasperato … 🙂

 

 

E intanto il tempo passa …

Pubblicato: dicembre 8, 2015 in Uncategorized

Una canzone del gruppo rock negrita recitava :”E intanto il tempo passa e non gli frega niente, di te che sopravvivi come un deficiente”.
Ricordo il significato di quella canzone, che, in sintesi faceva il punto della situazione sulla comunicazione di massa, sulle televisione, sulla situazione generale nella quale siamo immersi e su quanto possa essere implacabile a volte il tempo perché lo vedi andare via, lo vedi “fuggire via”.

Ricordo quando nell’estate del 2010, il sottoscritto, stanco di parlare e di arrabbiarsi per le condizioni in cui versava la città (sporcizia, degrado, assenza delle istituzioni) decise, insieme ad un buon numero di amici di creare un gruppo che di lì a poco sarebbe diventato  “Palermo Indignata”.

Questo gruppo nasceva per discutere delle tematiche di maggiore importanza per la cittadinanza, per dare sfogo anche alle frustrazioni di cittadini che avrebbero voluto dare una mano per dare una scossa, per migliorare le condizioni di una Palermo che somigliava, col passare del tempo, ad una bella statua lasciata in uno scantinato pieno di ragnatele e di ricordi dei tempi che furono.

Pulizie di piazza, iniziative contro il parcheggio selvaggio, sul tema dei parcheggiatori abusivi, passeggiate che attraversavano i tanti monumenti abbandonati, eventi sulla mobilità, interviste a rappresentati delle istituzioni su temi quali la raccolta differenziata, le isole pedonali, la rivalutazione dei beni confiscati e tanto altro.

E intanto il tempo passa, e se qualcosa è stato fatto in questi anni è grazie soprattutto a chi ha creduto nel risveglio delle coscienze, nella possibilità che questa città possa tornare ad essere una perla del mediterraneo, crocevia di culture, di civiltà e di aromi che tutto il mondo ci invidia.

Ecco che mentre il tempo passa si alternano sensazioni contrastanti, cozzanti: la soddisfazione di aver partecipato alla costituzione del comitato per la pedonalizzazione di una parte di via Maqueda, progetto osteggiato da chi non credeva ad una nuova idea di città, che adesso sta dando alla luce i suoi meravigliosi frutti, sotto gli occhi di tutta la cittadinanza e dei turisti di tutto il mondo; la rabbia per le inefficienze che ancora oggi dopo il passaggio di campana ad un’altra amministrazione rimangono invariate, la gestione dei rifiuti, la bassissima percentuale di raccolta differenziata, il porta a porta esteso solo ad una circoscrizione, la mancata realizzazione del decentramento amministrativo, l’occasione persa delle consulte civiche, non ancora attivate (ad esclusione della riuscita consulta delle culture), il mancato coordinamento fra società che si dividono compiti che potrebbero essere gestiti da una sola azienda (potatura delle piante e giardini e raccolta delle foglie risultanti da quest’ultima), le barriere architettoniche che non ci fanno ancora dire a gran voce che Palermo è una città per tutti!

vucciria

Di una cosa sono sicuro, da un lato alcune sensazioni possono generare sconforto, da un lato è proprio da questo stridere che nasce la voglia di spingere un vagone pesante che da solo non può andare avanti, la voglia di chiedere aiuto anche a chi ha lo stesso modo di concepire una città più vicina ai singoli cittadini, che renda tutti un po’ più partecipi delle decisioni di chi ci amministra e che ha ricevuto il mandato da elezioni democratiche.

Ebbene, intanto il tempo passa, ma noi saremo ancora qui a chiedere, a te che leggi, di partecipare a ciò che oggi può sembrarti troppo difficile per  gli sforzi di un singolo ma che domani sarà una locomotiva pronta a spingere quei vagoni rimasti fermi da tanto tempo!

Con il video che abbiamo pubblicato (girato perlopiù all’albergheria) , raggiungibile al link seguente https://www.youtube.com/watch?v=uhvHtmkPYcQ&feature=youtu.be abbiamo voluto raccontare la storia di una Palermo trascurata, abbandonata a se stessa.

In pieno centro storico le condizioni di vivibilità sembrano quelle di un’altra città rispetto ad altri quartieri… Esistono una Palermo di serie A e una Palermo di serie B.

Prima di occuparci di tematiche che servono solo a fare fumo, dovremmo occuparci delle differenze abissali che ogni giorno crescono tra diverse zone della nostra città. In un circolo vizioso, la situazione peggiora e nella chiara istanza del fenomeno delle “finestre rotte” si verificano fenomeni di disaffezione rispetto alla cosa pubblica, al bene comune.

Dobbiamo affrontare due questioni:

1) l’intervento delle istituzioni per il mantenimento di condizioni di vivibilità dignitose;

2) la costituzione di una cultura di appartenenza al bene comune.

Il silenzio e l’indifferenza non fanno altro che far crescere le piante selvatiche del degrado culturale.

Lo staff di Palermo Indignata

Ti invitiamo a partecipare all’evento organizzato dal gruppo “Posteggiamo i Posteggiatori”, sul tema dei posteggiatori abusivi a Palermo che si terrà presso i locali della Real Fonderia il prossimo giovedì (21 maggio) a partire dalle ore 15:30.

Anche Palermo Indignata parteciperà all’incontro, perché è un tema che troppo spesso viene sottovalutato e che ha necessariamente bisogno di soluzioni.

Ti aspettiamo!

Lo staff di Palermo Indignata

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Giorno 9 maggio, nell’ambito dell’evento ‪#‎cyclopride‬ (9 e 10 maggio) Palermo Indignata organizza una passeggiata in bici nello storico quartiere della Kalsa, alla scoperta dei monumenti e delle aree pedonalizzate. Per vivere la bellezza della nostra città!
ORE 17:00 appuntamento presso il nostro STAND nel campus del Cyclopride al Foro Italico!
Cinque principali fermate in corrispondenza di cinque piazze importanti di Palermo.
Ecco il percorso completo!
Vi aspettiamo, ovviamente tutti in bici!!!

https://www.google.com/maps/d/edit?mid=zKTX0p0a7vbk.kkzH3BKHAAGg

Mentre migliaia di giovani che hanno studiato, chiedendo spesso tanti sacrifici alla proprie famiglie, sono costretti a partire e a lasciare la propria terra per sempre… ecco cosa decide di fare il comune di Palermo: guardate il video.

Palermo non è persa, anche se brucia, anche se esala di tanfo di diossina, anche se tante volte ci sentiamo persi e circondati da un serpente gattopardiano… che sembra stringere le nostre membra sino a non farci respirare:

Palermo non è morta, fin quando cittadini liberi e associazioni si riuniranno per proporre idee e soluzioni.
Ecco il video dell’evento PALERMIAMOCI, l’evento che ha visto la partecipazione di tante associazioni e cittadini che si occupano di tante tematiche.

“Abbiamo il dovere di non ascoltare chi dice: non c’è più niente da fare il mondo sta finendo… rispondiamo: sbracciati e datti da fare.”

Palermo Indignata

Per la costituzione di una cittadinanza che abbia a cuore la propria città è necessario puntare sulle scuole (educazione civica), su sistemi virtuosi per le famiglie e per quei commercianti che fanno la raccolta differenziata. Si renda “conveniente” essere “civili”, nell’attesa che la scuola e l’educazione civica formino una nuova coscienza del bene comune! #palermiamoci